Monthly Archives: Gennaio 2021

Negli ultimi giorni ho ripreso la tecnica del disegno con penna biro dedicandomi alla realizzazione di alcuni animali.

Per disegnare con la penna biro è necessario imparare a impugnarla in modo diverso da come la usiamo per scrivere, infatti cambiando l'inclinazione della punta si ottengono segni più scuri o più chiari, più marcati o più leggeri.

Disegnare con la penna biro è un ottimo allenamento sia per l'articolazione del polso e della mano sia per la concentrazione, infatti non ci si può permettere di sbagliare perchè non si può cancellare come si fa con la matita.

pavone disegnato con le penne biro
Pavone

Gallo disegnato con le penne a sfera
Gallo

passero su un ramo di olmo realizzato con le penne a sfera
Pettirosso

cardellino circondato da fiori di tarassacco disegnato con le penne biro colorate
Cardellino

Gatto che dorme disegnato con le penne biro colorate
Gatto

Mucca dell'altopiano di Asiago disegnata con le penne a sfera colorate
Mucca dell'Altopiano di Asiago

Statua del leone del Pireo che ora si trova all'entrata dell'Arsenale di Venezia
Leone del Pireo

Nel 2018 ho utilizzato questa foto del Leone del Pireo, posto al di fuori dell'ingresso dell'Arsenale di Venezia, per realizzare il pastello Venezia

quadro a pastello raffigurante il leone del Pireo e Venezia
Venexia

e non avrei mai pensato che la statua fosse così ricca di storia.

Scolpita verso la seconda metà del IV secolo a. C., in origine la statua ornava l'ingresso del Pireo, l'antico porto di Atene e fu collocata nella posizione odierna il 15 marzo 1692 dopo che Francesco Morosini la portò a Venezia nel 1687 come bottino della guerra della Lega Santa contro l'Impero Ottomano, quando i veneziani assediarono Atene.

Verso la fine del 1700 il diplomatico e linguista svedese Johan David Åkerblad si accorse che alle spalle e ai fianchi del leone erano state incise delle rune probabilmente intorno alla seconda metà dell’XI secolo da mercenari vichinghi, probabilmente i Variaghi, al servizio dell’Impero Bizantino che erano stati inviati in Grecia a reprimere una rivolta.

Johan David Åkerblad nel 1800 divulgò la scoperta di pochi anni prima in un resoconto, senza tuttavia tentare di decifrare le iscrizioni. Dovrà passare ancora mezzo secolo prima che ne venga data un’interpretazione, per opera di Carl Chr. Rafn, filologo danese. Lo studio più importante è tuttavia quello svolto da Erik Brate nel 1913.

Per chi volesse approfondire a questo link può approfondire le rune.