Matematica

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Con grande emozione pubblico queste foto riguardanti la premiazione, il prezioso testo con cui hanno motivato la segnalazione e il mio lavoro:

 

premiazione

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Queste le parole con cui hanno motivato la segnalazione di merito:

Ci sono nobilissimi precedenti di libri divorati "per" e "con" ira, o per salvarsi la pelle e, ancora, per amore, ma sostanziosi pasti di teoremi, con le relative dimostrazioni, mancavano: ora la tavola è al completo. Si proceda con gli antipasti.
Avanti le tabelline da masticare, le grammatiche da ingoiare e noi a godere.

Ho intitolato il lavoro: 'Geometrie, un assaggio', si tratta di una breve panoramica sul V postulato di Euclide e la nascita delle geometrie non euclidee scritta su carta edibile con un inchiostro per alimenti e quindi commestibile. L'idea è quella di proporre un argomento di matematica in modo ironico, per sdrammatizzare una materia ostica a molti.
Riporto qui le note per il lettore:

Se la lettura non bastasse a interiorizzare gli argomenti esposti c'è la possibilità di mangiarseli, infatti:

  • la carta e l'inchiostro sono edibili
  • la copertina può essere usata come tovaglietta da pic nic
  • il fermo è uno stuzzicadenti
  • il piano iperbolico all'uncinetto può fungere da tovagliolo

e se la digestione risultasse lenta si può smaltire il tutto giocando a palla con il piano ellittico.

Al seguente link si può scaricare il pdf della scansione di tutto l'articolo Geometrie, un assaggio

Il 12 dicembre ci sarà l'apertura della XXI edizione di Libri mai mai visti dove sarà esposto anche un mio lavoro dal titolo: "Geometrie, un assaggio".
Sono molto felice che al mio libro sia stata assegnata una segnalazione di merito perché mi rappresenta molto: un breve testo di matematica sulle geometrie euclidea, ellittica, iperbolica, su un supporto realizzato a mano e il tutto condito con molta ironia. A inaugurazione avvenuta posterò foto e testo.

Quando si vuol rimproverare con utilità, e mostrare ad un altro che s'inganna, bisogna osservare da qual verso egli considera la cosa, perché generalmente da quel verso lì essa è giusta, e riconoscergli questa verità, ma svelargli quell'altro verso da cui essa è falsa. Ed egli si contenta di ciò, perché vede che non s'ingannava e che il suo difetto era soltanto di non veder tutti i lati della questione; già, non ci sicruccia di non veder tutto, ma non si vuole ammettere di essersi ingannati; e forse ciò deriva dal fatto che naturalmente l'uomo non può vedere tutto e che naturalmente non può ingannarsi in quel lato che egli considera particolarmente; così come si suol dire che le apprensioni dei sensi son sempre vere.

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Dopo il nastro di Moebius, nella scala delle superfici più famose, c'è la bottiglia di Klein, così ho pensato di realizzarla all'uncinetto:

bottiglia di Klein

Quando l'ho fatta vedere a degli amici mi han fatto notare che sembrava una borsetta, quindi mi son detta che usando del cotone luminoso e facendola un po' più panciuta avrei potuto avere una bella pochette:

Per chi vuole approfondire l'argomento dal punto di vista matematico può leggere questo articolo di Konrad Polthier ricco di immagini e di rimandi.